La presenza dell’Islamismo, pur essendo incisiva, non soffocò le manifestazioni religiose di cristiani ed ebrei ed in ciò ebbe un influsso determinante l’eterogeneità delle stirpi musulmane.
La moschea, luogo di culto dove i musulmani professavano liberamente la propria religione
I musulmani non avevano, a differenza dei cristiani, un’autorità centrale che decidesse sulle questioni teologiche, sicché proliferavano tra di essi correnti teologiche e filosofiche e correnti mistiche.Tutto ciò si tradusse in un atteggiamento di tollerante comprensione filosofica anche nei confronti delle altre religioni, atteggiamento che continuò con i Normanni e con gli Svevi.
Ebrei e cristiani furono lasciati liberi di professare il loro culto e sono assai limitate le manifestazioni di ostilità nei loro confronti, come la trasformazione in moschea della cattedrale di Palermo.
Nonostante l’atteggiamento tollerante dei conquistatori, i cristiani siciliani mal si adattarono ad una posizione subordinata, essi che avevano goduto di una posizione di grande prestigio anche sotto i Bizantini.
La condizione giuridica dei Siciliani cristiani era quella che i Musulmani riservavano ai dhimmi, cioé ai seguaci di religioni rivelate. Essi avevano libertà di culto, sebbene con alcune limitazioni, ed in cambio pagavano due tributi: la gizya (imposta sul reddito delle persone fisiche) e il kharaj(imposta fondiaria), che fu aggiunta quando i conquistatori si resero conto che molte conversioni all’islamismo erano determinate dall’intento di sottrarsi al pagamento dell’imposta personale, mentre l’imposta sulla proprietà fondiaria gravava in egual misura su musulmani ed infedeli.
Ebrei e cristiani erano, però, soggetti ad adempimenti e limitazioni, che, pur non potendosi considerare vera e propria persecuzione, crearono un clima di ostilità. Essi dovevano portare un segno di riconoscimento e segnare le case; dovevano pagare un tributo supplementare; non potevano suonare le campane o portare la croce in processione; non potevano bere vino in pubblico; dovevano alzarsi in piedi quando entrava un musulmano nella stanza.
Gli Arabi non perseguitarono i cristiani, ma le milizie musulmane si abbandonarono spesso a feroci razzie, sia in Sicilia, che nell’Italia meridionale.
Gli Arabi dominavano indisturbati perché Longobardi, Bizantini e Franchi erano incapaci di concordia sul piano politico per unire le loro forze su quello militare, circostanza che li avrebbe portati a fronteggiare i Musulmani.
Nella Sicilia orientale numerosi conventi di tradizione bizantina, soprattutto basiliana, furono centri di spiritualità cristiana e conservarono, assieme alla religiosità cristiana, la cultura greco-bizantina.
Nella Sicilia occidentale l’Islamismo ebbe maggiore diffusione, anche se continuarono ad esistere nuclei di religione cristiana.