Alimena

Alimena è un piccolo paese posto sulle Madonie, nel centro della Sicilia, tra i fiumi Salso e Imera.

Panoramica del comune di Alimena e Resuttano

Veduta panoramica di Alimena (provincia di Palermo) e, in lontananza, Resuttano (provincia di Caltanissetta)

E’ lontano dalla capitale e vicinissimo alle province di Enna e di Caltanissetta; è raggiungibile dalla A19 (Palermo-Catania) uscita Resuttano, a 120 Km. da Palermo.

Le sue origini sono legate alle intense attività agricole nell’area durante il XVII secolo. Le prime abitazioni della città vennero edificate per volere di Pietro Alimena ma il centro si estenderà solo successivamente, quando nel 1628 il suo successore Antonio Alimena (che ebbe il titolo di Marchese) otterrà dalla corona spagnola (Filippo IV) la “licenfia populandi” con tutte “le giurisdizioni e le altre cose concesse nel privilegio e negli atti” comprendendo le zone di Portella Nuciforo, San Filippo, il fondo della Mazza e l’antica Imaccara (Garrosia e Bulfara).

Il comune ha modesta economia agricola e zootecnica, con piccole aziende di settore e presenta forte emigrazione.

Nelle sue campagne si producono in particolare, granaglie, mandorle, fave, olive e vini.

Un tempo la zona era molto fertile sia per il clima che per la posizione tra quattro fiumi: Pellizzara, il Salso di Gangi, il Segnaferi e l’Imera Meridionale e per la presenza delle miniere di sale e zolfo.

Tra i tesori artistici di Alimena, le chiese, tra cui la Chiesa Madre in stile barocco, dedicata a S. Maria Maddalena, patrona della città, costruita nel 1724, con il campanile della stessa epoca e i cui altari all’interno, sono arricchiti di tele del ‘700, la chiesa ha una pianta a croce latina, divisa in tre navate con colonne ed archi, ed é adornata da preziosi altari di fattura settecentesca.

Custodisce uno stupendo altare maggiore scolpito ad intarsi lignei, un organo, un coro ed un pulpito tutti lignei, in sacrestia si conserva un casserizio ed un lavabo in pietra del 1763.

Il paese, nonostante i numerosi rimaneggiamenti, conserva ancora un suo fascino datogli dalla tipica pietra bianca con cui sono costruite tutte le case del centro storico e i palazzotti del corso principale, tra cui è degno di menzione il Palazzo Calabrese, costruito su progetto dell’ingegnere Utveggio. Dal punto di vista gastronomico ad Alimena troviamo piatti che sono tipici un po’ in tutta la Sicilia, come la pasta con le sarde e le sfinge di San Giuseppe.

Nei pressi del santuario sono situate alcune grotte rupestri di notevole interesse e di altrettanto interesse è la chiesa dedicata a S. Alfonso De’ Liguori, a pianta esagonale, che originariamente fu una torre posta a guardia di un territorio amplissimo comprendente, oltre alle propaggini meridionali delle Madonie, anche i monti Erei.