Il Casale di Emma è un’azienda agricola a conduzione familiare, disposta nell’entroterra siciliano, tra Resuttano ed Alimena, nel territorio della provincia di Caltanissetta. Avviata e condotta agli inizi del secolo scorso dal notaio Manasia è oggi una piccola azienda agricola gestita dalla famiglia Argentati.
La famiglia Argentati
Siamo quattro fratelli nati a Caltanissetta con un babbo marchigiano, una mamma sicula e varie nonne, zie, parenti vari sparsi in varie parti di Sicilia, Italia e del mondo.
La famiglia Argentati
- Nino: è geologo e consulente SEO, si occupa della comunicazione online;
- Marco: è architetto e progettista della struttura, si occupa dell’organizzazione;
- Federica: è agronomo ed esperta di programmazione europea, gestisce le comunicazioni nel territorio;
- Claudio: è dipendente pubblico, laureato in economia e commercio, si occupa della contabilità aziendale;
- Loretta: è insegnante di lettere, è responsabile del Museo delle Attività Contadine;
- Cinzia: è perito agrario, si occupa dell’Orto Botanico;
- Matteo: è il perno della famiglia ed il soggetto svantaggiato, fa un po’ di tutto;
- Emma: è la proprietaria della struttura, è la prima ad arrivare e l’ultima ad andarsene;
- Guerrino: è il capofamiglia, si occupa della gestione del verde e della famiglia;
- Alice, Ivanhoe, Giulia, Christian, Lisa e Paolo: sono le nuove leve, il futuro della famiglia e lo scopo principale per il quale è stata messa in piedi questa attività.
Tra tutti questi parenti una zia della mamma, Giuseppina (detta Peppa) che dopo aver trascorso i suoi primi tredici anni a New York arriva a Resuttano nei primi anni trenta e dopo qualche anno, giovanissima, sposa un notabile del paese, tal Antonino Manasia già sindaco di Resuttano, notaio ed imprenditore agricolo e cooperatore per passione.
Vita agiata seppur in tempi difficili ed un territorio complicato, per la coppia, che si differenzia in età per circa 20 anni. Unico problema: non arrivano eredi. Nel frattempo la mamma Emma, figlia di Grazia (sorella di “Peppa”) vive a Caltanissetta e diventa la mancata figlia della coppia di Resuttano, il bastone della vecchiaia dell’anziana zia che, dopo aver condotto da sola, dopo la morte del marito, l’azienda agricola con circa 200 ettari a grano, olivo, mandorlo, aver ristrutturato, venduto e combattuto la sua vita al centro della Sicilia, muore nel 2003 e decide di lasciare l’azienda a colei, Emma, che più di tutti le è stata vicina, sempre, indipendentemente da tutto e da tutti, con la forza dell’amore per la famiglia e la passione per una campagna, per una attività e per una casa che seppur indirettamente ha vissuto sin dall’infanzia.
Il notaio Antonino Manasia in campagna con la moglie Giuseppina ed altri amici e parenti
Ecco quindi che da sempre, noi fratelli, figli di Emma e Guerrino passiamo tante estati a Resuttano, tantissime domeniche insieme alla zia in campagna. La mietitura, la raccolta delle olive, la semplice scampagnata domenicale, il matrimonio organizzato proprio in campagna, il compleanno, i battesimi dei nostri figli, il ferragosto piuttosto che il capodanno.
Federica la più grande dei quattro fratelli si laurea in agraria, Marco è l’architetto, Nino ( Antonino, come lo zio notaio) è un geologo specializzato nel web marketing e Matteo il più giovane, abile portiere della propria squadra di calcio e fondamentale componente dell’associazione Vita Nova è un ragazzo down, intorno al quale tutta la famiglia ruota con un rapporto tanto semplice quanto amorevole.
Dopo qualche anno dalla morte della zia ci siamo interrogati sul da farsi. Ognuno dei fratelli con una specifica professionalità, famiglia, passione ed impegno. Una casa ed una campagna oramai di soli pochi ettari, al centro della Sicilia che certamente non rende economicamente, che costa per essere mantenuta e che rischia in definitiva di essere abbandonata, così come tutto il territorio circostante.
Poi scatta la determinazione di non arrendersi, di lottare per restare, di lavorare per la propria terra, di contribuire come generazione a mantenere, migliorare, sviluppare e anche ricambiare la generosità di quanti nel passato ci hanno consentito di avere questa bella azienda.
Con le idee chiare sin dall’inizio ma con poche disponibilità economiche abbiamo pensato di utilizzare soprattutto le nostre professionalità e peculiarità e dopo qualche tempo abbiamo individuato la strada che abbiamo ritenuto la più adatta: utilizzare l’azienda e le strutture non solo per l’attività agricola.
Ricordandoci di stare al centro della Sicilia abbiamo voluto dare il massimo risalto proprio a questo aspetto ed in questo ci è venuta in soccorso la comunità europea che attraverso la misura 311 C del PSR Sicilia 2007-2013 ci ha dato la grande opportunità di realizzare il nostro progetto.
Un progetto che parla di noi, delle nostre esperienze, della nostra storia, dei nostri limiti e dei nostri problemi che, messi insieme in un sistema virtuoso, ci stanno dando la possibilità di essere protagonisti del nostro stesso destino e soprattutto contribuire a migliorare le condizioni economiche, non soltanto della nostra famiglia ma anche del territorio circostante.
I campi di grano della Sicilia centrale ingialliti dal sole
Un territorio alle porte delle Madonie, giallo d’estate e verde d’inverno. Un’autostrada, la Catania-Palermo che attraversa tutta la Sicilia ed a circa metà del proprio percorso ti porta al Casale di Emma, un’oasi al centro della Sicilia.
Appena arrivi all’uscita per Resuttano puoi cominciare a rilassarti. Bastano un paio di chilometri ed arrivi al Casale dove una bella corte interna all’azienda ti aspetta per tutto quello che tu pensi possa essere vissuto in un luogo silenzioso, all’aria aperta, ma allo stesso tempo dotato della necessaria tecnologia, comfort e accoglienza di cui tutti abbiamo bisogno.
Puoi organizzare un seminario e fare in modo che da tutta la Sicilia possa arrivare gente. Puoi organizzare un incontro di lavoro. Puoi portare i bambini in gita in campagna od organizzare una festa. Festeggiare una ricorrenza, il tuo matrimonio, scoprire antichi sapori di prodotti siciliani. Tantissime altre le attività possibili. Gite nel territorio, escursioni in mountain bike, etc…
Periodicamente organizziamo eventi culturali collegati con l’arte in generale e la pittura in particolare. Grazie ad una stretta collaborazione con PitturiAmo – il portale dei pittori contemporanei e con PitturiAmo Magazine – per conoscere e farsi conoscere, Il Casale di Emma è un polo di attrazione artistica di riferimento per tutta la Sicilia.
Conosciamoci meglio
La nascita della famiglia Argentati – Guerrino Argentati ed Emma Vancheri sposi il 12 marzo 1964