Resuttano, Dicembre 1950 – “Domenica alle ore 10 nel teatro comunale si terrà un’adunanza di quei soci della Cooperativa che, d’accordo con il sottoscritto siano decisi a liberare la Cooperativa stessa dalle sopraffazioni dei violenti e camorristi”
Il notaio Antonino Manasia, già Sindaco di Resuttano agli inizi del secolo scorso.
Il primo proprietario dell’azienda fu lo zio Antonino Manasia, personaggio di rilievo all’inizio del secolo scorso e del territorio che nacque nel 1882 e morì nel 1968.
Laureato in giurisprudenza nel 1905 era un appassionato cooperatore ed infatti nel 1907 fondò la Società Cooperativa Agricola e nel 1910 la Soc. operaia Garibaldi per la quale nello stesso anno ottenne l’ex feudo Castello da dividere in 114 lotti per altrettanti coltivatori.
L’acquisto a proprietà indivisa e la sfiducia dei cooperanti portò lo zio Manasia ad acquistare, rischiando di persona, gran parte del feudo che dopo la sua morte fu amministrato dalla moglie Giuseppina (la zia di Emma) per circa 35 anni.
La zia Giuseppina detta “a nutara”
Donna di grande temperamento , tenacia ed intelligenza è riuscita a fare tesoro di tutti gli anni in cui, da brava donna di quel tempo, era semplicemente la moglie del notaio conquistandosi la fiducia dei suoi operai, mezzadri e dell’intera cittadinanza di Resuttano che da viva la chiamava “a nutara” e da morta ha celebrato con il lutto cittadino la sua scomparsa.
Sempre attiva fino agli ultimi giorni della sua vita fu capace non solo di amministrare l’attività agricola in un periodo ed in un territorio non molto “aperto” alla condizione di donna ma riuscì ad apportare migliorie sia all’azienda agricola sia alle proprietà di paese che oggi, tuttavia, sono state vendute dai tanti eredi, nipoti, sparsi per la Sicilia e l’Italia.
Per scelta e per necessità, in concomitanza di una sempre maggiore crisi della cerealicoltura e degli anni che passavano preferì vendere gran parte della proprietà terriera lasciando alla mamma (Emma) solo pochi ettari.
Molti gli oggetti risalenti a quel periodo in cui lavoravano in azienda molte famiglie e lo zio Manasia che con il suo cavallo andava giornalmente dal paese in azienda.
Un biglietto di invito alla riunione della NAECAR – Nuova Associazione Ex Combattenti Agricoli Resuttano – 1946