Per scongiurare lo sbarco di Carlo d’Angio in Sicilia, il parlamento della “Communitas Siciliae”, riunito a Palermo, accolse la proposta del capitano Ruggero Mastrangelo di rivolgersi al re d’Aragona per risolvere la questione siciliana a patto che egli si rifacesse agli ordinamenti del regno normanno Guglielmo II il Buono.
In figura Pietro III d’Aragona.
La notizia dello sbarco di Carlo d’Angiò in Sicilia e di un suo iniziale successo a Milazzo destò i timori dei Siciliani, che temevano di non poter resistere a lungo contro le consistenti forze francesi e, per scongiurare questa eventualità, il parlamento della "Communitas Siciliae", riunito a Palermo, accolse la proposta del capitano Ruggero Mastrangelo di rivolgersi al re d’Aragona per risolvere la questione siciliana, a patto che egli si rifacesse, nel governare la Sicilia, agli ordinamenti del regno del normanno Guglielmo II il Buono.
La soluzione aragonese metteva d’accordo aristocrazia e popolo; la presenza della regina Costanza, figlia di Manfredi, legittimava in un certo senso la monarchia aragonese di Sicilia. La rivoluzione del 1282, malgrado le sue origini popolari, segnò ancora una volta il trionfo dell’aristocrazia terriera, che si liberò di una monarchia forte, come quella angioina, in grado di contrastare le sue ambizioni.
Il 31 agosto 1282 Pietro III sbarcò a Trapani trionfalmente accolto sia dall’aristocrazia che dal popolo e il 4 settembre entrò a Palermo, dove fu acclamato re in seguito al giuramento che avrebbe cacciato il re Carlo e che avrebbe rispettato le leggi del re Guglielmo II. Ottenne, così, l’omaggio delle città siciliane.
La rivoluzione del Vespro aveva offerto al re aragonese l’unica consistente possibilità di vittoria contro Carlo d’Angiò, data la grande disparità di forze dei due contendenti. Da quel momento il regno di Sicilia ebbe come confine lo stretto di Messina, la Calabria fu unita a Napoli ed ebbe inizio la rivalità tra le "due Sicilie" e il distacco dalla vita italiana della Sicilia, che cominciò ad essere proiettata verso la Spagna.