Situazione di equilibrio instabile del suolo su cui sorge Resuttano, e necessità di lavori pubblici per la costruzione di edifici e vie attorno all’abitato.
Foto che ritrae la strada di ingresso a Resuttano all’inizio degli anni 20.
- Frane – Sin dal 1820 il decurionato si occupava delle frane attorno all’abitato: il paese sorge infatti sopra una collina che resta alle ultime pendici delle Madonie, a pochi chilometri dal fiume Imera, e siccome la collina è formata dallo affioramento di un grande disco di tufo pliocenico circondato tutt’intorno eccetto che dal lato a monte, da argille franose ne consegue che nella parte a valle della collina le frane minacciano l’abitato.
E’ stato già riconosciuto al comune il diritto a godere i benefici della legge 30 Giugno 1918 n. 2019 e di Genio Civile di Caltanissetta ha fatto un progetto abbastanza accurato, ma ancora se ne attende l’attuazione (allegato n.9).
E’ a sperare che la pratica sia sollecitamente definita presso il Ministero dei lavori pubblici e quindi passata ad esecuzione.
- Vie attorno all’abitato – E’ in corso di costruzione la strada di Circonvallazione, per cui il Comune ha ottenuto già due mutui in base alla legge diretta a combattere la disoccupazione per un complessivo ammontare di L. 90000 ma oltre a quella strada, è necessario per fornire il paese di buone strade d’uscita, la costruzione di una strada rotabile al posto della trazzera di Petralia.
Sarebbe pertanto desiderabile che la detta trazzera fosse resa rotabile.
- Edificio scolastico – Il comune manca di questo edificio tanto necessario ora specialmente che la popolazione Scolastica è in grande incremento.
Il comune d’altro canto possiede vari edifici nonché un appezzamento di terra proveniente dalla eversione dei beni ecclesiastici dai cosiddetti Ospizi dei Riformati e che in base alla legge del 1862 dovrebbero essere destinati ad un uso d’ istruzione pubblica.
Il Consiglio con sua deliberazione del 3 luglio 1921 N.54 ha deliberato di far eseguire un progetto d’edificio scolastico che dovrebbe sorgere precisamente nei locali degli ospizi utilizzando in parte i locali stessi e facendovi nel podere un campicello scolastico.
- Case popolari ed economiche – Nel dopoguerra neanche il nostro comune s’è potuto sottrarre dalla generale carestia di abitazioni.
E’ sorta una Sezione della Sicietà Operaia <<G.Garibaldi>> che si propone la costruzione di case popolari ed economiche ed il Comune le è venuto incontro con un sussidio di L.2400, nonché con la concessione gratuita delle terre attorno all’abitato.
Il problema delle case è troppo vasto perché possa risolversi con i soliti sforzi dei privati interessati e del Comune, occorre anche l’aiuto integratore dello Stato.
E si fan voti pertanto anche il Governo voglia accogliere la domanda di questa Sezione case popolari ed economiche della Società Operaia Garibaldi diretta ad ottenere dei mutui per la esplicazione del suo programma.