Gli elementi idrografici della Sicilia centrale, il massiccio calcareo delle Madonie, i Nebrodi e i Monti Erei, vengono a formare una grande vallata che comprende un ventaglio di torrenti sboccanti nell’Imera Meridionale.
Una panoramica della vallata del fiume Imera
Dalla stazione ferroviaria di Villalba, accedendo verso Resuttano dopo superata la salita del Landro si raggiunge la Portella del Morto che è un valico attraverso ad una delle principali creste di quegli irregolari gruppi di montagne nei quali si frastaglia il raccordo delle due maggiori linee montagnose dell’isola, cioè la linea orientale nella quale si riscontra la continuazione dell’Appennino e la linea occidentale nella quale si riconosce la continuazione dell’Atlante Tunisino.
Guardando dalla Portella del morto verso Nord, si possono contare e indicare a dito i pizzi del massiccio calcareo delle Madonie. Verso Nord-Est, si vedono allineare sull’orizzonte le Nebrodi coi relativi contrafforti e verso Sud-Est, con i «fili» di Chibò e di Cuti si vedono continuare i gruppi dei Monti Erei.
Gli elementi idrografici della regione sono determinati dal fatto che lo spartiacque essendo spostato a nord nel massiccio delle Madonie, viene a formare dal sud quella grande vallata che si scorge dalla Portella del Morto e che comprende un ventaglio di torrenti sboccanti nell’Imera Meridionale.
Ai rispalti delle Madonie son allineate dinanzi agli occhi dell’osservatore Alimena, Bompietro, Gangi, le Petralie, Geraci e Polizzi.
In fondo alla grande vallata si scorge Resuttano.
Una panoramica del comune di Resuttano (Caltanissetta)