Dal fiume alle rupi, dai calanchi ai terreni coltivati, il territorio della Riserva e caratterizzato da ambienti molto eterogenei ai quali corrisponde una componente floristica e vegetazionale altrettanto varia.
Popolamenti monospefici di Cannuccia di palude lungo le sponde dell’Imera.
Le prime notizie botaniche per questo territorio si devono a Lojacono Poiero M.(1888- 1909) e successivamente a Barbagallo e Funari(1970). Più recentemente, nel corso delle numerose escursioni effettuate in due anni di ricerca (1997- 98; 1998- 99) Lombardo ha censito per la Valle dell’Imera oltre 500 specie tracheofitiche delle quali la maggior parte rientra nei confini dell’area protetta. Un ulteriore contributo è infine quello di Amedeo Falci (2000) che segnala la presenza del Limonium optimae Raimondo all’interno della Riserva. Le famiglie più rappresentate sono risultate le Composite, le Leguminose e le Graminacee; esse costituiscono le tre famiglie più comuni in Sicilia.Inoltre i ¾ della flora è costituita da elementi geografici mediterranei e circa il 45% da terofite,cioè da piante che compiono il loro ciclo vitale dell’autunno alla primavera e superano l’avversa stagione estiva sotto forma di semi.
Questo testo non ha la pretesa di descrivere tutti gli aspetti botanici della Riserva, ma si presenta come una guida per aiutare a scoprire le piante spontanee nei diversi ambienti e per vere una visione d’insieme dela ricchezza floristica e vegetazionale dell’area.
- La vegetazione fluviale
- C’era una volta il bosco
- Le piante dei calanchi
- Vegetazione nitrofilo-ruderale
- Le piante endemiche
- Le felci
- Le spaccapietre
- Non solo “erbacce”
- Una nuova rarità
di Marco Lombardo e Rossana Gentile
Fabio Orlando Editore
durante la stagione estiva, a causa della forte evaporazione, ampi strati di sale si depositano sul letto del Fiume