Teodorico barbaro estimatore della cultura, di cui la sua politica fu di amicizia e collaborazione

Mausoleo di Teodorico, Ravenna

Teodorico, barbaro estimatore della cultura, perchè vissuto per qualche tempo alla corte bizantina, promosse una politica di amicizia e collaborazione tra Latini e Goti, avvalendosi dell’opera dei Latini nei posti chiave dell’amministrazione.

La sua politica di amicizia fu diretta anche agli altri barbari, che occupavano le terre dell’ antico Impero d’Occidente.

Sotto Teodorico la Sicilia fu governata da un magistrato, che aveva il titolo di conte e risiedeva a Siracusa. Solo la città di Lilibeo (Marsala) restò unita al regno dei Vandali dell’Africa, come dote di Amalafreda, sorella di Teodorico, andata sposa al re dei Vandali Trasimondo, in omaggio alla politica di pace che Teodorico perseguiva.

Dopo che l’imperatore d’Oriente Giustiniano (527-565) distrusse il regno dei Vandali, la Sicilia fu ricongiunta all’Italia da Amalasunta, figlia di Teodorico, che successe al padre nel 526 come tutrice del figlio minorenne Atalarico e divenne regina dopo che quest’ultimo morì prematuramente.