Il Medioevo è un periodo molto lungo, che racchiude più di mille anni di storia. Gli usi e soprattutto i costumi sono quindi variati parecchio nel corso degli anni.

Donne medievali in posa sfoggiano i loro vestiti

Donne del medioevo. Come le donne usavano vestirsi nel Medioevo

Nel 1337, quindi verso la fine del periodo medievale, il vestito doveva essere comodo, pratico, durevole e rappresentativo. Soprattutto colorato. Quanto più colorato e sgargiante era il vestito tanto più elevata era la classe sociale.

Ecco quindi che nobili ed aristocratici usavano vestire con abiti di colore rosso, bianco o verde mentre il popolo utilizzava abiti grigi o marrone.

Ricchezza e classe sociale dovevano saltare agli occhi. Diventa quindi molto comune (per l’aristocrazia del periodo) l’utilizzo di gioielli, pietre variopinte e metalli lucenti.

Le stoffe più comuni erano il lino e la canapa oltre a sete, damaschi e broccati. Potevano essere di tinta unita, a più colori mescolati, a disegni di fiori e fronde, disseminati di pois o variamente rigate.

Gli uomini di solito vestivano brache (calzoni) di tela sottile lunghi fino alle caviglie tenuti da una corda che fungeva da cintura. Poichè nel medioevo non si utilizzavano tasche era uso comune legare un sacchetto (scarsella) a questa corda per contenere soldi, oggetti e chiavi.

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La camicia era di solito di lino o di seta con maniche lunghe e larghe.

Il mantello era solitamente riservato ai nobili mentre le calzature potevano essere di vario tipo sia scarpe che stivaletti, generalmente con la punta in su. La donna poteva portare anche il tacco alto.

Altro accessorio era il copricapo, disponibile in diverse forme: berretto di lana o tela, con pesante berretto floscio, conico, con l’estremità ripiegata, munito di paraorecchi per l’inverno, calottine di cotone o cappello di feltro a larghe falde abbassate, per l’estate.

L’abbigliamento femminile non era molto diverso da quello maschile, a parte il fatto che le donne non portavano le brache, ma talvolta si cingevano il petto con un velo di mussolina a mo’ di reggiseno.

Anche le donne vestivano una tunica, che poteva essere normale (semplice e lunga) o composta (verso il 1180, con un corsetto aderente, una larga fascia che sottolineava la vita e una gonna lunga aperta su entrambi i fianchi). Quest’ultima soluzione slanciava la figura e disegnava la forma dei fianchi, del ventre e del dorso.

Lo scollo era sempre ampio e rotondo, le maniche lunghe e svasate a partire dal gomito.

A completamento della tunica la donna sfoggiava una cintura molto ampia, di cuoio intrecciato, di seta o di lino, sapientemente allacciata. Si effettuava un primo giro all’altezza della vita, un nodo sui reni, poi un secondo giro all’altezza dei fianchi, un nuovo nodo all’altezza del bacino ed infine si lasciavano cadere le estremità in due bande uguali fino a terra.

Le donne più giovani portavano solitamente i capelli con la scriminatura al centro e due trecce che scendevano sul petto (talvolta anche fino alle ginocchia). Le vedove e le suore, invece, portavano un ampio copricapo di tessuto leggero che nascondeva completamente i capelli, le tempie, il collo e la parte superiore del busto.

Come potete ben immaginare gli abiti dei contadini erano totalmente differenti rispetto a quelli dei nobili. Erano generalmente fatti con tessuti a buon mercato, casacche e mantelli erano più corti (per risparmiare sulla stoffa) e non si indossavano né calze né scarpe (a meno di rudimentali zoccoli in legno). Tutti viaggiavano a gambe nude e non portavano copricapo.

I vestiti di uomini e donne del Medioevo

Uomini e donne del Medioevo

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