L’alligata carta della Sicilia centrale ci mostra una cosa stranissima:
Resuttano col suo mocroscopico territorio è tutto circoscritto dentro la provincia di Palermo.
Il territorio del Comune di Resuttano è interamente circoscritto all’interno della Provincia di palermo
Non si comprendono due cose:
- Come potè crearsi un comune con un territorio di appena Ettare 3825 a fianco al grande polipo di Petralia Sottana che si stende per Ettare 26798, con una media per ogni abitante a Resuttano di Ettare 7 e a Petralia di Ettare 50.
- Come mai potè aggregarsi amministrativamente e giudiziariamente il Comune di Resuttano alla Provincia di Caltanissetta, quando il suo territorio resta tutto dentro alla Provincia di Palermo con la quale ha del resto tutti i legami e i rapporti economici per tradizione storica millennare e per situazione topografica.
La condizione d’inferiorità numerica in cui si è trovato sempre di fronte al Capoluogo di Mandamento (Santa Caterina Villarmosa) che l’ha assorbito, han fatto sì che il paese per necessità di cose è rimasto sempre senza un proprio rappresentante alla Provincia che a sua volta l’ha lasciato in deplorevole abbandono.
La rappresentanza comunale ha sollevato più volte la sua voce di protesta, specialmente in occasione della mancata costruzione della strada Resuttano-Alimena, ma la sua voce è rimasta come suol dirsi <<Clamans in deserto>>.
In un ordinamento territoriale razionale e di giustizia dovrebbe:
- Ingrandirsi il territorio del Comune aggregandogli vari feudi dal territorio di Petralia Sottana quali: Casale, Tuddia, Turrumè, Landro, Cibò, Cuti e Monaco Soprano, medio e sottano, per un complesso Et.7000 circa e lasciando a Bompietro e Alimena quella parte di feudi Irosa e Castello che restano al di là del fiume Imera.
- Staccarsi il Comune della pronvincia di Caltanissetta e passarsi alla provincia di Palermo, a far mandamento con Alimena e Bonpietro. In tal senso fece voti il Consiglio con sua deliberazione del 17 Novembre 1904 n.54 (Allegato N.1).
